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LE SEI TECNICHE DI PURIFICAZIONE YOGICHE: GLI SHATKARMA

Aggiornamento: 20 ott 2020

Secondo i testi antichi yogici se si pratica yoga senza una regolare pulizia del corpo, non si possono ottenere i massimi benefici, poiché' senza la purificazione del corpo, non si sarà mai pronti per le pratiche yogiche più elevate. Quando il corpo è libero, anche la mente funziona adeguatamente.


Queste pratiche di purificazione vengono chiamate shatkarma o shatkriya “le sei tecniche di purificazione del corpo”. (Da shat "sei”, karma "azione", kriya “purificazione” ).

Molti considereranno queste pratiche esagerate o eccessive, tanto da provocare disagio o addirittura scandalo. In realtà sono pratiche molto utili per migliorare la salute degli yogi e risvegliare e dirigere le energie nel corpo, nella mente e nella psiche più profonda.


Gli Shatkarma sono molto importanti poiché aiutano il praticante a entrare in contatto con alcuni processi che avvengono all’interno del proprio corpo. Le tecniche di pulizia potrebbero darti una comprensione più profonda del funzionamento degli organi interni, della respirazione, delle forze vitali o delle energie più sottili che governano il tuo corpo. Purificando il tuo corpo dalle tossine raggiungerai un equilibrio sia fisico che mentale. Anche lo stesso Patanjali negli Yoga Sutra ci parla dell'importantanza di Saucha (pulizia, purezza del corpo e della mente).


I sei shatkarma sono:


1- NETI

La "Pulizia delle cavità nasali".

Le pratiche incluse in questa categoria sono JALA NETI ( pulizia del naso con acqua e sale attraverso l'utilizzo della Lota) e SUTRA NETI (pulizia delle cavità nasali attraverso un filo).


2- NAULI

La "pulizia dell'ombelico".

Si tratta di una pratica usata per massaggiare e rinforzare gli organi addominali. Consiste nel contrarre i muscoli addominali, isolando i muscoli centrali dell’addome e spostando il muscolo retto addominale con un movimento ondulatorio.

3- BASTI (scritto anche vasti)

La "pulizia del colon".

Si tratta di tecniche per lavare e tonificare l'intestino crasso, attraverso un clistere evacuativo, che ha lo scopo di pulire completamente la parte finale dell’intestino crasso. Queste pratiche sono utili se si hanno problemi di stitichezza e intestino pigro.

4- KAPALABHATI

In sanscrito si traduce "cranio lucente". Consiste in una tecnica respiratoria per purificare la regione frontale del cervello che pulisce e tonifica anche i polmoni, energizzando tutto il corpo.


5- TRATAKA

La "pulizia degli occhi". Trataka in sanscrito significa “fissare senza sbattere le palpebre”, di solito si utilizza la fiamma di una candela o un punto fisso per sviluppare il potere della concentrazione. Questa tecnica oltre a purificare gli occhi sviluppa anche capacità di concentrazione, purifica le emozioni e conferisce calma e rilassamento.


6- DHAUTI

Consiste in una serie di tecniche per la pulizia divise in tre gruppi principali: Antar dhauti, o purificazione interna, sirsha dhauti, o pulizia della testa (chiamata anche danta dhauti) e hrid dhauti o pulizia toracica.

Le tecniche interne puliscono l’intero canale alimentare dalla bocca all’ano e si dividono a sua volta in altre pratiche:

Varisara dhauti: Pulizia dell'intestino attraverso l'utilizzo di acqua e sale tiepida bevuta il più velocemente possibile, insieme alla pratica di cinque asana in una sequenza esatta per otto volte (tadasana, tiryaka tadasana, kati chakrasana, tiryaka bhujangasana, udarakarshanasana). Questa pratica ripetuta provocherà dei movimenti nell'intestino sino a far evacuare la persona più e piu volte partendo da feci solide sino acqua quasi pulita. Di solito sono necessari circa 16 bicchieri prima che si evacui acqua perfettamente pulita.

Bahnisara dhauti o Agnisa kriya:

Chiamata anche "attivazione del fuoco digestivo", attraverso la contrazione dei muscoli addominali e trattenendo l'aria il più a lungo possibile.

Vaman dhauti: Pulizia dello stomaco bevendo acqua a sfinimento sino a provocare il vomito

Vatsara dhauti Pulizia degli intestini riempiendo lo stomaco di aria il più possibile.

Vaman dhauti Pulizia dell'intestino con una garza umida lunga circa tre metri da fare scivolare nello stomaco attraverso l'esofago.

Jihva dhauti

La tecnica della "pulizia della lingua" Si esegue al mattino, appena svegli, a stomaco vuoto. Si gratta la parte superficiale della lingua, utilizzando l’apposito strumento o uno spazzolino fino a rimuovere la patina chiara che si deposita sopra la superficie della lingua durante la notte.


Quando si eseguono tutte queste pratiche e' molto importante che l'acqua sia pura.

Inoltre queste potenti tecniche non dovrebbero essere mai imparate attraverso libri o persone inesperte. Secondo la tradizione yogica solo chi e' stato istruito da un guru puo' insegnare queste pratiche ad altri.


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